In Abruzzo si pedala (anche fuoristagione) da Ortona a Vasto su 42 chilometri immersi in una natura prodigiosa e a picco sul mare. Compagne di viaggio, le antiche macchine da pesca, i trabocchi
L’Abruzzo non è solo montagne, tutt’altro. Benvenuti sulla Via Verde, il litorale dei trabocchi percorribile tutto in sella sulle due ruote più green in assoluto (o sulle proprie gambe). Uno dei tesori meglio custoditi e appetibili, in prospettiva, dai flussi turistici tricolori ed europei. Una nuova infrastruttura ciclopedonale che costeggia il medio Adriatico nel suo tragitto da Ortona a Vasto, valicando nove comuni della provincia di Chieti. 42 km come quelli canonici della maratona, immersi in una natura prodigiosa e a picco su un mare non scontato, le cime della Majella e del Gran Sasso a mo’ di skyline. Si pedala dentro paesaggi da cartolina tra spiagge di sabbia finissima e calette di sassi, riserve naturali e borghi marinari; cittadine d’arte che si stagliano col piglio di un’acropoli.
E poi basiliche, fortezze, il fiume Sangro. Sfrecciano dei turisti tedeschi in e-bike, ci dicono: «Sembra di stare in un piccolo paradiso». Altri si avventurano a piedi, inebriati dagli odori e dai colori dello scenario circostante. Una coppia in questo caso italiana è qui per festeggiare le nozze d’argento. Compagni di strada, a perdita d’occhio, i trabocchi, ben trentadue, perfetti per una sosta: queste antiche macchine da pesca su palafitta sono diventate, da qualche anno ristoranti di pesce fresco sospesi sull’acqua. Da annaffiare con un buon vino bianco o rosato locale, marchiato colline teatine: il trebbiano, il pecorino, il cerasuolo. Intanto si va rinforzando l’imprescindibile ricettività di contorno, per tutte le tasche: hotel, campeggi, bed&breakfast, affittacamere.
E pensare che su questa lunga ciclabile fino agli anni novanta era un tracciato ferroviario. L’opera di riconversione può dirsi oggi approdata al suo traguardo finale, o quasi. Il massicciato è stato asfaltato, le gallerie messe in sicurezza: manca un po’ di cartellonistica e illuminazione ad hoc, che arriveranno anche grazie ai fondi del PNRR. Scongiurato il pericolo della cementificazione o di una trasformazione in mega-parcheggio. L’obiettivo adesso è farne un mezzo di promozione di un territorio straordinario, ma relativamente toccato dal turismo di massa.
La ciclo-rotta è agevole, lineare, pianeggiante: adatta, di fatto, alle famiglie. Da Ortona (col suo castello aragonese) a San Vito Chietino (il paese delle ginestre e della frittura di paranza über alles); da Fossacesia (il Golfo di Venere e la scenografica abbazia di San Giovanni in Venere) a Torino di Sangro (nota per la riserva regionale della lecceta litoranea). E poi Casalbordino, e la splendida Vasto, ex romana Histonium: Punta Aderci, il brodetto di pesce, il davanzale panoramico da cui scorgi le Tremiti e il Gargano. Le biciclette sono noleggiabili direttamente nelle stazioni dei centri interessati o caricate a bordo della “Trabocchi Line”, la piattaforma di nuove corse quotidiane approntate da Trenitalia. Non latitano le colonnine di ricarica per quelle elettriche.
Abbiamo scoperto la Via Verde in occasione di Art, Bike&Run, un progetto di Legambiente Italia insieme alla Camera di Commercio Chieti Pescara. Il format e l’organizzazione dell’evento sono a cura dall’agenzia Carsa; i partner istituzionali la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti, il Comune di Vasto e il Gal Costa dei Trabocchi. Un brand, quest’ultimo, in pieno pre-boom. La manifestazione lega sapientemente sport, pedalate ed enogastronomia. Gare amatoriali, assaggi e un convegno d’apertura incentrato sull’innovazione turistica per lo sviluppo armonico del territorio. L’orizzonte di una mobilità lenta e sostenibile in forza di una comunione di intenti, e azioni concrete, tra pubblico e privato.
Sul sito cicloturismo.abruzzoturismo.it si possono scaricare le mappe dei percorsi al momento ciclabili, con annesso GPX. La Via Verde è la punta di diamante e dell’iceberg di un’idea su ancora più larga scala denominata «Bike to Coast». È infatti in progress una pista ciclabile di 131 km che fenderà tutti i comuni abruzzesi affacciati sul mare, da Martinsicuro a Vasto.
Fonte: https://www.vanityfair.it