VERSO LA VIA VERDE

Contratto di Costa

Caratteristiche dello strumento

Il Contratto di Costa: caratteristiche principali dello strumento[1]

I Contratti di Costa sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori di riferimento unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.

In sostanza, si tratta di processi di programmazione negoziata e partecipata che combinano strategie di contenimento del degrado eco-paesaggistico, riqualificazione del territorio e sviluppo locale. Tali processi si declinano in maniera differenziata nei diversi contesti amministrativi e geografici in coerenza con i differenti impianti normativi, in armonia con le peculiarità dei bacini di riferimento, in correlazione alle esigenze dei territori, in risposta ai bisogni e alle aspettative della cittadinanza.

I contratti di costa devono ispirarsi ai seguenti principi:

  • Sussidiarietà orizzontale e verticale: collaborazione fra istituzioni, cittadini e categorie del territorio e coordinamento con le istituzioni pubbliche sovraordinate.
  • Sviluppo locale partecipato: attraverso il prioritario e fondante ricorso alla partecipazione come unica modalità di interrelazione capace di cogliere l’identità territoriale e trasferirne i caratteri distintivi nelle scelte strategiche di sviluppo locale.
  • Sostenibilità: le comunità insediate definiscono in modo condiviso le misure per la riqualificazione dei territori, senza minacciare l’operabilità dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura dei servizi ambientali, sociali ed economici.

I Contratti quindi, attraverso l’integrazione delle politiche e stimolando la capacità di cooperazione e di condivisione tra diversi livelli di governo e tra diversi soggetti dello stesso livello, perseguono molteplici obiettivi: sicurezza, mitigazione e prevenzione dei rischi, riequilibrio ambientale e valorizzazione paesaggistica, uso sostenibile delle risorse, fruizione turistica sostenibile e diffusione della cultura dell’acqua.

Le principali attività da svolgere in tale quadro sono le seguenti:

  • Costituzione di una rete di attori locali accomunati innanzitutto dalla volontà di dialogare per il perseguimento di obiettivi comuni volti alla riqualificazione del territorio.
  • Definizione di regole e strumenti condivisi per la gestione del processo la cui efficienza ed efficacia è tanto maggiore quanto più ampia è la capacità degli attori di definirne congiuntamente la struttura.
  • Costruzione di una visione e scelta di obiettivi prioritari condivisi basati su di un’analisi del territorio allo stato attuale che consenta il passaggio alla visione di un progetto di territorio coerente con le reali opportunità e potenzialità che questo esprime.
  • Sottoscrizione di un patto (formalizzazione dell’accordo), nella forma che si ritiene più adeguata, dando una forma contrattuale al percorso fino a quel momento intrapreso e anche quello da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
  • Attuazione e monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti.
  • Durante l’intero percorso si sviluppano parallelamente due attività trasversali e continue strettamente legate tra loro: attività di comunicazione e di formazione.

[1] I Contratti di costa, insieme ad altre categorie di corpo idrico (lago, acque di transizione, foce e falda) utilizzano i principi e le metodologie dei Contratti di Fiume. I rifermenti tecnici presenti in questo documento sono stati attinti prevalentemente dalle seguenti fonti:

  • Gruppo di Lavoro 1 del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume: “Riconoscimento dei CdF a scala nazionale e regionale e definizione di criteri di qualità” DOC1 – 12 marzo 2015;
  • Carta Nazionale dei Contratti di Fiume, Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume 2010.
  • DGR Regione Abruzzo, nr.915 del 10/11/2015 – Contratti di Fiume, approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa per l’adesione ai Contratti di fiume e della governance dei Contratti di Fiume

[1] I Contratti di costa, insieme ad altre categorie di corpo idrico (lago, acque di transizione, foce e falda) utilizzano i principi e le metodologie dei Contratti di Fiume. I rifermenti tecnici presenti in questo documento sono stati attinti prevalentemente dalle seguenti fonti:

  • Gruppo di Lavoro 1 del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume: “Riconoscimento dei CdF a scala nazionale e regionale e definizione di criteri di qualità” DOC1 – 12 marzo 2015;
  • Carta Nazionale dei Contratti di Fiume, Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume 2010.
  • DGR Regione Abruzzo, nr.915 del 10/11/2015 – Contratti di Fiume, approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa per l’adesione ai Contratti di fiume e della governance dei Contratti di Fiume
Perché un contratto

2018 – 2021: un passaggio cruciale

Dal 2019 la Costa dei Trabocchi sarà dotata di un nuovo asset di grande rilievo, la ciclovia costiera, grazie alla sua realizzazione, ma non solo, i successivi tre anni rappresenteranno un passaggio cruciale per quest’area che dovrà affrontare diverse sfide per chiarire la propria identità di territorio e di destinazione turistica:

  • Molto del futuro di quest’area in termini di capacità attrattiva e potere generativo dipende da in quale misura essa sarà in grado di mettere a frutto il potenziale di sviluppo legato all’attivazione di questa nuova infrastruttura: Sarà un fattore di qualità territoriale o un bene pubblico residuale? Fino a che punto gli altri beni pubblici ed i servizi privati legati o collegati alla via verde riusciranno a diventare un sistema qualificato di fruizione?
  • Un altro aspetto rilevante e riguarda l’identità del progetto “Costa dei trabocchi”: lo scopo è valorizzare il sistema della costa o creare nuove opportunità di lettura e fruizione che includono l’entroterra con suoi attrattori artistici, ambientali ed eno-gastronomici? Diventerà un sistema qualificato di vie verdi, porta di accesso all’esplorazione dell’entroterra, o resterà una ciclovia costiera, un parco turistico di tipo lineare?
  • Al di là delle polemiche sul Parco, un’accelerazione nello sviluppo turistico di questo territorio non può prescindere da un’analoga accelerazione nella sua qualificazione ambientale, con particolare attenzione alla qualità delle acque, al paesaggio ed al presidio idrogeologico.
  • Infine, ma non ultima per importanza la questione identitaria: è chiaro che non basta avere un brand attrattivo, per migliorare la competitività turistica serve un’identità forte costruita attraverso una narrazione intelligente e, soprattutto, sulla crescita di consapevolezza e fiducia da parte degli operatori del settore e delle altre componenti della comunità locale.

 

Verso la Via Verde

Il percorso intrapreso dalla Provincia di Chieti e dalla Camera di Commercio già da diversi anni (la prima analisi risale al 2008 ed il primo studio di fattibilità è stato prodotto già nel 2011) per rispondere alle sollecitazioni di un’ampia gamma di organismi locali pubblici e privati, ha orientato sostanzialmente verso la “visione della via verde” le politiche di investimento, sviluppo locale e governance dedicate alla costa teatina e si è tradotto nell’attivazione di una serie di iniziative e strumenti che oggi finalmente sono “operativamente disponibili”. Solo per ricordarne alcuni:

  • L’intervento strutturale di realizzazione della ciclovia (Provincia di Chieti per il tronco principale).
  • Gli investimenti che ogni anno la Camera di Commercio dedica allo sviluppo turistico della Costa dei Trabocchi, compreso lo studio del Masterplan.
  • La Strategia di Sviluppo Locale legata alla pesca (FLAG Costa dei Trabocchi)
  • La Strategia di Sviluppo Locale legata allo sviluppo rurale (GAL Costa dei Trabocchi)
  • Le iniziative ed i servizi turistici d’area (DMC Costiera dei Trabocchi, Terre del Sangro Aventino e Terre del Piacere)

In buona sostanza queste iniziative e strumenti, oggi quasi tutti in piena operatività, portano avanti strategie convergenti e, se da un lato la dotazione finanziaria da investire nei prossimi tre anni è ancora modesta (qualche milione di euro), dall’altro essi sono portatori di un mix di tipologie di intervento di grande impatto potenziale.

La motivazione principale per la promozione del Contratto di Costa nasce proprio dalla esigenza di avviare una gestione coordinata e sinergica degli investimenti al fine di orientarli, attraverso un processo di governance collaborativa, per affrontare le sfide descritte e costituire un sistema integrato di intervento capace di attrarre e mettere a sistema, oltre ai citati, ulteriori investimenti e iniziative.

 

1.2    Perché il Contratto di Costa come strumento di governance

Per diverse ragioni il Contratto di Costa appare come lo strumento più adeguato a regolare la governance dell’iniziativa:

  • È lo strumento più idoneo a coniugare sviluppo turistico e qualificazione ambientale. Il Contratto di Costa è un processo di programmazione partecipativa multisettoriale che porta le Pubbliche Amministrazioni ed i soggetti privati interessati alla qualificazione di un determinato territorio costiero alla definizione ed approvazione di un accordo ed al relativo piano di azione. La sua finalità è indirizzare in modo armonico e condiviso lo sviluppo delle attività che insistono sulla costa ed influenzare l’insieme di fattori che sollecitano il delicato equilibrio di questi territori: tutela, corretta gestione dei paesaggi e delle risorse idriche e valorizzazione del territorio costiero, salvaguardia dal rischio idraulico e sviluppo locale. Per la sua stessa natura, tale strumento porta ad orientare la pianificazione delle azioni di sviluppo verso risultati sostenibili ed in linea con gli obiettivi delle normative in materia ambientale, con particolare riferimento alla direttiva 2000/60/CE (direttiva quadro sulle acque) ed ai dispositivi derivati di livello comunitario e nazionale.
  • Il lavoro è già stato avviato. Tra il 2015 ed il 2016, per iniziativa del GAC Costa dei Trabocchi e della CCIAA di Chieti è stato avviato un percorso di concertazione che ha portato alla sottoscrizione di un’Intesa preliminare per il Contratto di Costa da parte dei seguenti Organismi: CCIAA di Chieti, FLAG Costa dei Trabocchi, GAL Costa dei Trabocchi, Comuni di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro e San Salvo. Mentre hanno manifestato interesse il Comune di Francavilla al mare, la Capitaneria di Porto di Ortona e l’ASPO (Azienda Speciale Porti di Ortona e Vasto). Si può quindi ripartire da qui per: a) allargare il partenariato; b) rivedere gli ambiti di intervento c) definire percorso ed organizzazione per addivenire alla predisposizione del Piano di Azione triennale ed alla sottoscrizione del Contratto di Costa.
  • Ci sono interessanti opportunità di riconoscimento istituzionale. I Contratti di costa, come pure quelli di Lago, Falda, Foce, Costa, Paesaggio Fluviale, rappresentano una fattispecie considerata analoga ai Contratti di fiume descritti nel D.Lgs. 152/2006 (cd. Codice dell’ambiente). Esiste una rete nazionale (Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume) che ha stilato un protocollo, la Carta dei Contratti di Fiume, cui hanno aderito già 10 Regioni italiane fra cui l’Abruzzo. Il Ministero dell’Ambiente ha attivato un Osservatorio ad hoc. Queste forme di riconoscimento istituzionale possono contribuire e legittimare la scelta di investire sull’attuazione dei Contratti Riconosciuti nei prossimi cicli di programmazione.
Preparazione ed attuazione

Attività da svolgere nell’ambito del Contratto di Costa

Le attività previste per la predisposizione e l’implementazione del Contratto della Costa dei Trabocchi sono le seguenti:

  1. Definizione condivisa del Piano di azione, parte integrante e sostanziale del Contratto di Costa contenente:
  • l’Analisi territoriale definitiva che costituisce il fondamento conoscitivo del territorio della costa;
  • l’Abaco delle Azioni con l’elencazione e la descrizione delle misure che si intendono attuare per concretizzare gli obiettivi del Contratto (ambientali, naturalistici, di mitigazione del rischio, di fruizione del territorio, di sviluppo, di cultura dell’acqua, di riduzione dell’inquinamento, etc.);
  • il Piano di comunicazione e partecipazione che esplicita le modalità e le tempistiche attraverso cui garantire il corretto coinvolgimento di tutti i soggetti e la più chiara ed ampia comunicazione, per rendere pubblica e trasparente l’azione del Contratto;
  • il Programma di monitoraggio che deve essere strutturato in modo da valutare sia l’evoluzione del processo che il grado di attuazione del Piano di Azione.
  1. Definizione e condivisione della bozza di Contratto di Costa al cui interno saranno individuati gli Accordi definiti tra i soggetti sottoscrittori in un’ottica di azione comune per il miglioramento della qualità ambientale e la riqualificazione e valorizzazione del territorio del bacino in coerenza con il Piano di Azione.
  2. Individuazione e il coinvolgimento di ulteriori soggetti, potenzialmente interessati a sottoscrivere il Contratto e ritenuti rilevanti in termini di capacità di collaborare al perseguimento degli obiettivi del Contratto di Costa, al fine di garantire una ampia partecipazione al processo.
Struttura organizzativa e modalità di lavoro

La predisposizione e l’attuazione del Contratto della Costa dei Trabocchi verranno realizzate attraverso una struttura organizzativa composta dai seguenti organismi:

  • Cabina di Regia. É l’organismo politico-decisionale del Contratto di Costa ed è composta dai Referenti dell’Amministrazione Regionale, Provinciale e dei Comuni sottoscrittori e da altri Organismi pubblici e/o privati considerati rilevanti in termini di capacità di collaborare al perseguimento degli obiettivi del Contratto di Costa.
  • Assemblea del Contratto di Costa. È un organismo consultivo, composto dalle diverse categorie di portatori di interesse locale nella forma di organizzazioni legalmente costituite.
  • Segreteria Tecnica. È l’organismo esecutivo avente funzioni di supporto alla Cabina di Regia composta dai Referenti Tecnici (interni e/o esterni) individuati dai membri della Cabina di Regia.

Le modalità di funzionamento degli Organismi citati sono descritte nel “Regolamento di funzionamento degli organismi del Contratto della Costa dei Trabocchi”.

Come previsto dalle linee guida nazionali e regionali, la predisposizione e l’implementazione del Contratto devono essere guidate da un percorso di condivisione e concertazione che coinvolga tutti i portatori di interesse attraverso un ampio programma di partecipazione e animazione, condotto organizzando la partecipazione in tavoli di dialogo multi-attoriali che facciano riferimento all’Assemblea.

In particolare, in considerazione delle specifiche sfide territoriali, si prevede di attivare quattro tavoli di lavoro tematici:

  • Miglioramento del sistema dei servizi di accoglienza e fruizione turistica.
  • Miglioramento del paesaggio costiero e della rete di vie verdi.
  • Qualificazione dell’ambiente costiero e difesa del suolo.
  • Rafforzamento dell’identità culturale ed enogastronomica.

In ciascun tavolo, per quanto riguarda i temi di competenza, viene sviluppata una parte di proposta di Piano di azione del Contratto di Costa ed in particolare:

  • L’Analisi territoriale definitiva che costituisce il fondamento conoscitivo del territorio della costa;
  • l’Abaco delle Azioni con l’elencazione e la descrizione delle misure che si intendono attuare per concretizzare gli obiettivi del Contratto (ambientali, naturalistici, di mitigazione del rischio, di fruizione del territorio, di sviluppo, di cultura dell’acqua, di riduzione dell’inquinamento, etc.);
  • il Piano di comunicazione e partecipazione che esplicita le modalità e le tempistiche attraverso cui garantire il corretto coinvolgimento di tutti i soggetti e la più chiara ed ampia comunicazione, per rendere pubblica e trasparente l’azione del Contratto;
  • il Programma di monitoraggio che deve essere strutturato in modo da valutare sia l’evoluzione del processo che il grado di attuazione del Piano di Azione.

Questa modalità di lavoro è descritta nella seguente figura 1.  Come si vede, la predisposizione dei documenti del Contratto viene sottoposta dall’Assemblea dei portatori di interesse, attraverso il lavoro dei tavoli tematici, alla Cabina di Regia. L’intero processo è supportato dalla Segreteria che si occupa degli aspetti logistici ed organizzativi, del supporto tecnico al lavoro degli Organismi del Contratto e delle attività di comunicazione, monitoraggio e valutazione.

 

Figura 1 – schema delle modalità di condivisione e concertazione

Al fine di mettere in campo un processo dinamico che consenta di combinare adeguatamente le attività di analisi e concezione strategica con gli interventi sul territorio, tenendo conto dell’indicazione delle Linee guida nazionali e regionali che suggeriscono l’elaborazione di programmi periodici, il lavoro degli organismi del Contratto sarà organizzato per cicli di programmazione semestrali: ogni sei mesi, la Cabina di Regia, sulla base dei lavori condotti nei tavoli tematici e discussi nell’Assemblea del Contratto, provvederà ad approvare un aggiornamento dei documenti di programmazione (Analisi territoriale; Abaco delle Azioni,  Piano di comunicazione e partecipazione e Programma di monitoraggio).

 

Metodi e strumenti di lavoro

  • Segreteria tecnica

Le attività di segreteria tecnica saranno realizzate attraverso la collaborazione tra i membri della Cabina di Regia.  La segreteria attiverà una sede fisica nel territorio, un recapito web ed un servizio di informazione per tracciare e rendere accessibili i processi e le informazioni prodotte.

  • Supporto alle attività del partenariato

Una delle funzioni della segreteria tecnica sarà fornire un adeguato supporto tecnico ed organizzativo agli incontri degli organismi del Contratto (documentazione, convocazioni, facilitazione, verbalizzazione ecc.).

  • Progettazione partecipativa

Al di là degli incontri formali degli organismi del contratto, diverse metodologie saranno adottate per incoraggiare la partecipazione degli attori locali alla preparazione dei documenti di lavoro e facilitare i processi di knowledge pooling e knowledge sharing: realizzazione di inchieste, focus group, workshop partecipativi e condivisione on line.

  • Comunicazione e networking

La modalità di comunicazione privilegiata sarà quella auto-prodotta via Web. A tale fine sarà determinante lo sviluppo di una piattaforma web (sito/blog/web magazine) e di strumenti collegati di condivisione e partecipazione. In quest’ottica sarà avviata ed utilizzata il più possibile la produzione di contenuti video.

  • Monitoraggio e valutazione

Uno specifico progetto di monitoraggio valutazione locale, con la partecipazione diretta delle amministrazioni e degli altri attori locali coinvolti nel Contratto, sarà promosso con lo scopo di seguire il Piano di Azione in fase attuativa con un processo di riflessione critica ed apprendimento condotto dalla comunità.

  • Iniziative complementari

Alcune iniziative complementari alla preparazione del Contratto potranno essere promosse al fine di coinvolgere attivamente le istituzioni interessate a collaborare e fasce specifiche di popolazione per creare una cultura dei cambiamenti perseguiti (un esempio è il Corso specialistico di cicloturismo promosso ogni anno dalla CCIAA).